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“Sintesi emotiva” di Mattia Lapperier
La pittura di Antonio Franchi nasce e accresce per stratificazione. L’unione indissolubile di colore e materia guida l’operazione nel suo insieme che si espleta sull’intera superficie a disposizione, sino a nascondere del tutto il supporto, assecondando ritmi piuttosto lenti, così da permettere alla materia di sedimentare, proprio come simultaneamente accade anche al complesso dei ricordi e stati d’animo, all’origine di ogni composizione. Ogni lavoro è inscindibilmente legato a un luogo specifico, un luogo reale, un luogo spesso vissuto in prima persona o magari riferibile a circostanze o esperienze direttamente ascrivibili al vissuto dell’artista. In alcuni casi si tratta di luoghi assiduamente frequentati, come le Isole Eolie, dove Franchi, sin dalla più tenera età, è solito trascorrere lunghi periodi a stretto contatto con il mare. Tali esperienze sono espresse pittoricamente da un avvicendarsi di suggestioni cromatiche che, nonostante non lascino alcuno spazio a un qualsiasi accenno di figurazione, alludono in modo incontrovertibile al sito scelto, in virtù della palette che l’artista attribuisce loro. In altri casi, laddove la componente biografica prevalga, il rifermento allo spazio diviene più simbolico, ermetico, di non immediata interpretazione.
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“L’Indagine Artistica di Antonio Franchi” di Giorgio Grasso
Un immaginario estetico che varca il panorama della realtà contemporanea, indagandone i confini geografici, le aree urbane e periferiche, definendo un habitat umano attraverso un processo di attribuzioni cromatiche e materiche.
Le opere di Antonio Franchi sintetizzano questo incontro tra teoria e “gesto” in un contrasto di cromie che si intersecano l’una all’altra, ricreando un nuovo piano spaziale che media l’interazione tra l’occhio dell’osservatore e la realtà. Quest’ultima viene, infatti, stravolta dall’artista stesso che ne processa l’immagine in una resa nuova, trasformandola non in una rappresentazione dell’esterno, ma in un’affermazione di sé stessa. Con le opere di Antonio Franchi siamo davanti ad un nuovo piano di coscienza, che non vede più l’arte come “rappresentazione di qualcosa”, ma “definizione di sé”. Il suo linguaggio estetico ci porta a ragionare sull’essenza dell’arte in quanto tale, inducendoci a una riflessione che si estende al ruolo dell’artista nella contemporaneità.
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Beatrice Cifuentes Sarmiento
Sulla tela, in un riversare di materia magmatica, quasi ad essere vulcanica, vengono trasferite le emozioni (il pathos di antica memoria greca) suscitate dall’osservazione e dal pensiero. Tutte le umane esperienze non possono prescindere dal “luogo”, che, in una misura spaziale, contribuisce a rendere il nostro vissuto indimenticabile. La magia dei luoghi rappresenta, dunque, uno…
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Elena Gollini
Analizzando i dipinti di Antonio Franchi si evince la determinata e caparbia proiezione verso l’acquisizione di un’espressione propria, autonoma e indipendente dai tecnicismi dogmatici, per orientare il suo stile in soluzioni sperimentali nuove, integrando i mezzi tradizionali disponibili con fonti innovative e ampliando il campo d’azione, per permettere alla creatività e all’estro di manifestarsi su…